Sapete quante volte negli anni le strade di Torino hanno cambiato nome? Innumerevoli. E’ capitato anche che in alcune occasioni lo stesso tratto cambiasse nome più volte. Qualche esempio? Oggi conosciamo la strada che va da piazza Statuto a piazza Bernini come corso Francia, ma nel 1939 era stata intitolata a Gabriele D’Annunzio e lo è rimasta fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Altro esempio è corso Sebastopoli che inizialmente per la toponomastica era corso Grande Torino. Modifiche fatte per i più svariati motivi. A questo lungo elenco c’è una via – via Cernaia – che ha cambiato nome negli anni per evitare battute a sfondo sessuale. In che senso ve lo spiego di seguito.
Via Cernaia si trova in pieno centro e collega piazza XVIII Dicembre, dove c’è la stazione di Porta Susa, a via Pietro Micca e, quindi, arriva a pochi passi da piazza Castello. Questo tratto di strada è intitolato a una delle più famose battaglie della Guerra di Crimea, quella di Cernaia: combattuta nel 1855 portò il Regno di Sardegna e gli alleati a sconfiggere l’esercito russo, nonostante questo fosse molto più numeroso. Era doveroso dunque intitolare in una delle città simbolo dell’Italia nascente, cioè Torino.
Cosa c’è di strano nel nome “Crimea” da fargli addirittura cambiare nome per evitare battute a sfondo sessuale? Semplice: in realtà la via si sarebbe dovuta chiamare Tchernaia, nome russo. Il problema della pronuncia, si dice, portò ben presto i piemontesi a chiamare quella via come l’organo sessuale femminile che volgarmente in dialetto veniva detto ciòrgna. Necessaria la modifica… e così divenne via Cernaia.
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