In corso Lecce c’è una delle costruzioni più particolari di tutta Torino, nonché uno degli ultimi esempi di dimora in stile neogotico presenti in città. Sto parlando di Villa Arduino, anche se per molti è Villa Macario perché, secondo alcune voci, vi avrebbe abitato il famoso attore Erminio Macario. Anche se è romantica come idea, non è andata così. La costruzione infatti, che risale al 1928, è stata voluta e abitata dall’imprenditore edile Giuseppe Arduino.
Villa Arduino si sviluppa su due piani, ma ci sono altre due sopraelevazioni a forma di torri. Nel progettarla si è tenuto conto della posizione angolare per evidenziare un imponente ingresso, al di sopra del quale si trova un ampio terrazzo e una torretta. Attorno a questo volume principale ci sono due ali laterali con facciate ornate da affreschi, da elementi allegorici e riferimenti medievali. Su corso Lecce trovavano posto gli uffici dell’attività di Giuseppe Arduino, quindi i locali per i disegnatori, per l’amministrazione e per altri professionisti. Su via Michele Lessona invece sono presenti ancora oggi l’appartamento del custode, un magazzino e l’autorimessa.
La Villa non era solamente un luogo di lavoro, ma il primo piano era destinato ad abitazione della famiglia Arduino. Piccola curiosità: nel 1940 l’originale cance.llata in ferro battuto venne smantellata per donare il metallo per fini bellici e fu sostituita con una recinzione in litocemento, a sua volta sostituita nel 1960.
Insomma questa è Villa Arduino, una delle costruzione più uniche di Torino e ora la conoscete un po’ meglio.
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